I progetti ammessi al concorso devono riguardare una delle seguenti tematiche riferite singole patologie oggetto del bando (HIV, epatite C, steatosi epatica non alcolica, leucemia linfatica cronica, linfoma follicolare e linfoma diffuso a grandi cellule B)
- Prevenzione e consapevolezza dei comportamenti a rischio nella popolazione in generale e in particolari gruppi di popolazione più vulnerabili (ad es. tossicodipendenti, migranti e detenuti)
- Modelli di accesso precoce ai test diagnostici e alle cure
- Importanza dell’aderenza al trattamento e al monitoraggio
- Formazione dei mediatori culturali in sanità (ad es: comunicazione sulle patologie infettive rivolta ad ambiti culturali particolari per etnia, religione, convinzioni etiche o altro) e/o degli operatori socio-sanitari (ad es. personale infermieristico)
- Educazione per chi si prende cura del paziente (famigliari, associazioni, operatori sanitari)
- Assistenza domiciliare al paziente
- Supporto al paziente oncoematologico (accoglienza, informazione e accompagnamento alla diagnosi e terapia)
- Educazione e sostegno psicologico del paziente e della famiglia nella gestione della malattia
- Ottimizzazione della comunicazione medico/paziente
- Qualità di vita della persona che vive con HIV: esigenze insoddisfatte
Possono partecipare al concorso Associazioni di pazienti, Federazioni, Fondazioni e Associazioni di Cittadini che siano senza finalità di lucro e che siano state costituite in data anteriore al 1 gennaio 2017.
I premi
- Il contributo massimo erogabile ad ogni progetto vincitore è fino a un massimo di 25.000 euro
- Premio speciale all’etica “Mauro Moroni” - premio di 5.000 euro assegnato al miglior progetto valutato in base all’individuazione e alla descrizione delle modalità di gestione delle possibili criticità etiche.